LA STORIA DI PERSEVERANZA E LEADERSHIP DI TIZIANO POSSEGA
Tiziano ha un’energia brillante.
I momenti di sofferenza che ha vissuto sono serviti a renderlo più lucido e splendente, perché la sua filosofia di vita lo ha spinto a percepire le esperienze negative come aventi sempre un risvolto positivo.
Quando l’ho conosciuto mi è subito apparso chiaro che fosse un leader. Tiziano è una di quelle persone che è destinato ad essere il migliore in qualsiasi attività si cimenti.
Appena ha iniziato a raccontarmi la sua storia, ho percepito la sua elettricità, un misto tra entusiasmo e stabilità, un buon equilibrio tra visione e capacità di costruire. Cielo e terra in lui si incontrano per dare forma a nuovi progetti sempre e instancabilmente. Tiziano è un fiume che scorre e si ripulisce costantemente.
Ciao Tiziano, ci parli di te?
Ciao! Sono Tiziano Possega, un imprenditore nel settore del benessere a 360 gradi.
Nasco come agonista, faccio sport da quando avevo 6 anni, agonista di basket, di calcio, di pallamano e ho alle spalle 12 anni di karate, 7 anni di boxe thailandese da semi professionista con 14 incontri vinti su 15 e 6 anni di pugilato.. Decisamente una grande passione!
Cosa rappresenta per te lo sport?
Lo sport per me è stato il primo modo in cui ho dimostrato a me stesso che non mollavo mai. Sono riuscito a sviluppare una grandissima capacità di visualizzare la vittoria, prima ancora che accadesse e questo mi ha aiutato a perseverare.
Quando i miei amici uscivano a bere e a divertirsi, io mi allenavo, seguendo una dieta costantemente e ogni volta per me era un’occasione per migliorarmi.
Oggi lo sport è alla base del tuo business, come ci sei arrivato?
Lo sport mi ha sempre aiutato, così tanto che 5 anni fa ho deciso di lasciare il posto fisso che avevo in banca, in cui ero considerato uno dei migliori talenti italiani, per seguire la mia passione. Facevo da tempo l’istruttore come secondo lavoro, ma mi si presentò un bivio. L’incarico dirigenziale che ricoprivo mi avrebbe portato fuori casa tutto il giorno e mi avrebbe costretto ad abbandonare lo sport.
Seppure in cambio di più soldi, mi resi conto che non volevo farlo. Quella fu la mia svolta. Un giorno, il mio vecchio capo mercato, a seguito della mia migliore annata di lavoro, mi disse: “Tiziano, ricordati che in una grande azienda come questa, tu sei un dipendente e dipenderai sempre da quella azienda. Non conterà cosa hai fatto fino ad oggi, conterà cosa farai domani”
Questa frase mi rimase profondamente impressa, mi ha acceso e mi diede la forza di promettere a me stesso che mi sarei licenziato entro un anno.
Davvero una svolta. E come è andata?
Dieci mesi dopo, mollai tutto e divenni titolare di un centro fitness molto grosso: da dipendente ero diventato titolare.
Fu un periodo molto difficile, perché da zero dovetti stravolgere tutto e imparare completamente cose nuove. Mi sono ritrovato dall’essere coccolato e agiato al dover fare tutto da solo. Ma ci sono riuscito e ho formato, insieme al mio vice, una squadra di 18 persone.
Da lì la mia vita iniziò a essere molto dinamica. Abbandonai il centro fitness perché non mi trovavo sempre a mio agio con i soci e divenni consulente, girando anche tutta Italia. Questo mi aiutò a creare un brand personale, nonostante una grande difficoltà economica.
Quando fai l’imprenditore nessuno ti regala niente. Sei contro tutto e contro tutti e devi guadagnarti tutto da solo insieme alle persone che collaborano con te.
Come ti ha aiutato la cultura del non mollare mai?
Il non mollare mai in questo caso è fondamentale e tante volte ti verrebbe da pensare di tornare indietro. Io, ad esempio, sapevo di essere molto bravo in quello che facevo prima di dedicarmi allo sport interamente e potevo rientrare nei vecchi circuiti senza problemi. Ed è proprio in questi casi che la perseveranza mi ha aiutato a spingere e a capire anche l’importanza di muoversi con un team di persone che ci credono quanto te.
Ne ho visti di tutti i colori nel periodo in cui ero consulente, cosi compresi che non volevo lavorare sempre per gli altri, volevo fare davvero qualcosa per me.
Fu cosi che aprii 3 centri fitness, uno dei quali oggi ha addirittura problemi di abbondanza, per cui non sappiamo come fare entrare le persone.
Il settore del benessere, del fitness, dell’estetica è molto particolare e pieno di concorrenza, ma oggi io mi ritrovo a gestire nuovamente un gruppo di 18 persone nel giro di tre società.
Come gestisci i momenti di difficoltà?
I momenti difficili non mancano. Le aziende giovani non sono semplici da avviare, soprattutto in Italia, però ogni giorno vado avanti perché non ho intenzione di fermarmi. Anzi, l’idea è quella di aprire un altro centro fitness il prossimo anno e un altro centro estetico.
Nei momenti più duri si sviluppa la resilienza, l’arte del non mollare, che ti porta ad affrontare quotidianamente dei momenti difficili e delicati che però diventano piano piano della tua portata.
Chi fa l’imprenditore capisce. Ci sono nottate insonni, ansie costanti, pensieri su cosa è andato bene e su cosa invece non è andato come mi aspettavo, i momenti in cui sembra che sto rischiando tutto e via dicendo.
Le preoccupazioni sono all’ordine del giorno, ma se ti abitui non ti farà più del male e diventerà una routine che saprai gestire.
Se il difficile diventa ordinario, la capacità di gestire lo stress sarà più potente e non c’è niente di meglio di avere una soddisfazione piena perché cancellerà sempre ogni fallimento e preoccupazione che hai vissuto.
L’idea di continuare a crescere, inoltre, fa sì che tu ti possa riorganizzare sempre. Per esempio, dovendo adesso avere una presenza digitale più forte, sto imparando la necessaria arte della delega, così da utilizzare in modo diverso il mio tempo, spingendomi sempre oltre.
Oggi posso trasformare finalmente le mie competenze degli ultimi 5 anni nel settore del benessere trasportandole su un piano digitale, grazie anche a Marketing Genius. Per cui davvero è fondamentale non mollare mai per potersi sempre evolvere e puntare più in alto.
Sei soddisfatto di quello che hai raggiunto fino ad oggi?
La mia storia è fatta di tanti bassi e di tante altre soddisfazioni. Non cambierei una virgola, anche se la mia strada è differente, magari, da quella delle persone che mi sono state vicine. Questo mi ha comunque reso una persona più autentica e mi ha anche permesso di dare alle mie figlie un esempio forte.
La sofferenza non va sempre via del tutto. Lo sconforto anche oggi a volte fa capolino, ma proprio in questi momenti di buio io mi immergo in me stesso e consiglio sempre di farlo. C’è sempre qualcosa da imparare, per esempio gestire un nuovo carico.
Domani sarò più forte di oggi, sempre. La strada verso il successo è fatta di fallimenti, sono i tasselli fondamentali per divenire persone migliori.
Qual è il messaggio che lasci alla community degli Allinners?
La vita va vissuta al 100% perché ne abbiamo una sola, ma se la viviamo senza nessun rimpianto e con l’adrenalina a mille e con la soddisfazione di aver fatto tutto da solo, è veramente una figata! La sensazione è impagabile.
Per cui vivete la vita che meritate, ricordatevi che la sofferenza non ha solo un lato negativo. Quindi soffrite e crescete, miglioratevi e puntate sempre in alto, perché l’impossibile è solo un concetto nella propria testa!”
Ciò che mi rimane della storia di Tiziano è la spinta verso il cambiamento. Siamo troppo spesso restii a cambiare. Ci facciamo frenare a volte dalla paura che le cose vadano male, quando è più naturale seguire la necessità umana del cambiamento.
Tiziano si spinge sempre oltre e ci invita a fare lo stesso, proprio perché essere in questo flusso ci aiuta a vivere le esperienze in modo fresco ed entusiasmante. Niente è pericoloso davvero e tutto alla fine andrà per il meglio.
Grazie Tiziano Possega per aver condiviso con noi la tua storia, sarà di esempio per molti.
Se non hai ancora la tua copia del libro degli Allinners, ordinala subito a questo link www.allinners.com
Noemi Fiorentino