LA STORIA DEL FLUIDO CAMBIAMENTO DI GREGORIO BONAVOLONTA’
Fluido.
Gregorio è un uomo che sa scorrere insieme al fiume della vita e, proprio per questo, raggiunge il livello successivo in modo semplice.
No, non voglio dire che per lui sia stato e sia semplice, voglio dire che la sua connessione con la sua forza interiore è solida, a tal punto da sapere istintivamente quando è il momento di agire e quando è il momento di star fermi.
Oggi per Gregorio è il momento di procedere, non da solo, ma insieme alle persone che gli stanno accanto. Per quante si distaccano da lui, altrettante arrivano per sostenerlo e gioire del successo. Perché – è questa è una certezza che ho – la strada di Gregorio è in morbida ascesa e come un’onda procederà nel fluire delle entusiasmanti cose che verranno.
Ciao Gregorio, ci parli di te?
Sono Gregorio Bonavolontà, ho 23 anni e sono nato e cresciuto a Roma.
Fin da piccolo ho avuto una sfrenata passione per l’equitazione ed il cinema, in particolare per il genere western. Adoravo il cinema perchè riuscivo a rifugiarmi ed immergermi completamente nella storia, dimenticandomi almeno per due ore, la costante routine della mia vita.
E’ andata avanti così per diversi anni, non riuscendo ad inserirmi in un contesto sociale adeguato e non riuscendo a trovare amicizie vere, che valessero la pena.
Quando hai iniziato a sviluppare la tua mentalità da vincente?
Con il passare del tempo, è iniziato il mio processo evolutivo grazie all’equitazione.
Nel 2012, a 16 anni ho iniziato ad andare a cavallo a tempo pieno. Montavo ogni giorno fino alle 3 di notte insieme al mio primo grande amico e mentore, Mario Natale.
Mario era molto più grande di me…aveva più di 40 anni. In lui vedevo una persona che apprezzava ciò che facevo e ciò che dicevo, e con lui potevo essere me stesso senza sentirmi giudicato.
Finalmente avevo trovato un vero amico. Mi ha insegnato i segreti dell’addestramento dei cavalli, ed ho continuato a lavorare con lui, apprendendo tutto il possibile.
Cosa successe dopo?
Un giorno purtroppo, un incidente stradale lo ha stroncato a soli 45 anni.
Era Ottobre, un giovedì sera. Appresi la notizia il mattino seguente, quando mio padre venne a prendermi a scuola 3 ore prima dell’orario di uscita e, nel tragitto in macchina per tornare a casa mi comunicò ciò che era successo.
Il dolore mi invase…mi colpì in faccia come una secchiata d’acqua ghiacciata e per due giorni interi non rivolsi parola a nessuno. Ero chiuso in me stesso, con il dolore come unico compagno.
Come hai reagito a questo momento difficile?
Ho continuato a montare a cavallo per qualche tempo, ma senza la stessa carica emozionale e, anche dopo aver terminato gli studi, vagavo senza una meta.
Non sapevo cosa fare della mia vita, finchè mio padre, con cui ho uno splendido rapporto, mi mostrò una via d’uscita: il Digital Marketing.
Inizialmente gli dissi che era una follia e che di Marketing non sapevo assolutamente nulla, a differenza sua, che opera nell’ambiente del marketing da ormai 20 anni. Nonostante questo gli diedi fiducia.
Fu qui che ci fu per te il momento di svolta?
Si. Io e mio padre iniziammo a cercare il giusto percorso di formazione, finchè non scoprimmo Fabio Gallerani e Matteo Pittaluga.
Rimasi subito colpito dalla loro umanità e simpatia, al di là dell’alto valore dei loro contenuti. Fu così che a Giugno del 2019 acquistai il corso di alta specializzazione di Digital Marketing presso la Marconi International University di Miami.
Ero entusiasta e sono passato da una fase della mia vita in cui mi trovavo a stagnare in una melma dalla quale non riuscivo ad emergere, ad un’altra fase, nella quale non vedevo l’ora di alzarmi la mattina per mettermi davanti al Pc e studiare.
Arrivato alla fine del percorso universitario, il workshop di Barcellona è stato forse il più bel momento della mia vita. Entrare in contatto con una realtà così diversa dalla mia ma, al tempo stesso così affascinante e travolgente, fu incredibile!
Terminato il corso di Digital Marketing, non mi sono fermato ed ho acquistato il corso SMM che si è rivelata la seconda miglior decisione della mia vita. In meno di un mese di studio pratico, ho acquisito il mio primo cliente.
Lo studio del Marketing Digitale, sotto la guida di Fabio e Matteo, ha cambiato radicalmente il mio modo di vedere la vita sia a livello professionale che umano.
Come è cambiata la tua vita da quando tu sei cambiato?
Le persone, quando sentono quello ciò che dico riguardo al radicale mutamento del mio mindset, mi guardano come se fossi un alieno, reputando assurdo il fatto che una persona possa cambiare così rapidamente nel giro di pochi mesi.
Ma posso dire con assoluta certezza che non è assurdo anzi, è più semplice di quel che si pensi se si ha la giusta grinta e determinazione.
All’inizio è stata molto dura…e lo è tutt’ora. Del resto, le vecchie abitudini sono dure a morire e c’è sempre qualcosa che ci lega al passato con filo invisibile, che è pronta a ripresentarsi per buttarci giù. Ma ce la sto mettendo tutta, nonostante la sofferenza emotiva, a non lasciarmi irretire dal passato e guardare avanti verso la prospettiva di una vita migliore e piena di soddisfazioni.
Cosa ti ha aiutato a non mollare nel tuo percorso?
Onestamente non ho mai pensato di mollare, perchè sarebbe stata una sconfitta personale. Sarei stato un vigliacco e sarebbe stato molto meglio morire piuttosto che rinunciare e darla vinta al mondo che rema contro tutti coloro i quali decidono di andare “All In”.
So che una frase del genere può sembrare affettata, ma so che voi potete capire cosa sto provando in questo momento, mentre vedo davanti a me un percorso tracciato. Non certo privo di ostacoli ma pur sempre un percorso ben definito. Una strada nella quale so come muovermi e ciò che devo fare per raggiungere il mio obiettivo…e se qualuno pensa che io faccia questo solo per i soldi si sbaglia di grosso. I soldi non sono altro che un mezzo per raggiungere qualcosa che è infinitamente più importante e complesso: essere padroni della propria vita.
Che legame senti con la community degli Allinners?
La vita purtroppo non è come un bel film western, dove in due ore il protagonista solitario che vaga nel deserto riesce a risolvere i problemi a colpi di pistola. La vita è infinitamente più complessa e se non hai il supporto di un gruppo coeso, di una comunità con un credo, non si va da nessuna parte.
La forza che riesce a trasmetterti il senso di appartenenza di una squadra come il gruppo Allinners, dove tutti sono amici, a prescindere dalle differenze geografiche o anagrafiche, è qualcosa che non si può capire se non la si vive sulla propria pelle. Io per fortuna lo sto vivendo adesso e continuerò a farlo!
Tutto questo lo devo a mio padre, che mi ha sempre sostenuto e continua a sostenermi. Lo devo a Matteo Pittaluga e Fabio Gallerani, due persone strepitose e due grandissimi mentor…e ovviamente lo devo anche alla culutura Allinners.
Grazie di cuore.”
E il cuore di Gregorio si sente battere e rinascere. Il suo nome significa “sveglio, pronto” ed è il riflesso della storia che lui ha vissuto. Ciò che secondo me ci lascia il suo vissuto è la sensazione di non preoccupazione: è e sarà sempre normale avere dei momenti di silenzio interiore, in cui sembra che non si sappia dove andare. Tuttavia il nostro organismo è molto saggio e, in genere, usa questi periodi di smarrimento mentale per darci il tempo di riposare, di stare insieme a noi stessi.
Quando viviamo dei periodi di questo tipo, stiamo sereni, perché significa che ciò che verrà dopo sarà una rapida ri-partenza, come è successo a Gregorio, a cui sono grata per essersi aperto così con noi.
Grazie Gregorio Bonavolontà per aver condiviso con noi la tua storia. Sarà di aiuto e di esempio a tanti.
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Noemi Fiorentino